La spiaggia è lì a due passi dal Santa Monica, ma soprattutto è l'ultima per il campione del mondo in carica. La cosa farà sorridere i valentiniani, anche se un po' - forse - non dispiacerebbe nemmeno a loro avere uno Stoner guizzante fino all'ultima gara.
Sta a Casey, perchè Misano, con 50 punti di ritardo su Rossi, è l'ultima vera chance di battere un colpo, considerando anche che si tratterebbe di un colpo pesante visto il feeling di Valentino con il circuito del cortile. Uno, Rossi, ha per la testa l'dea meravigliosa di massacrarlo per poi farsi una volata stile supereroe sopra la tribuna a lui dedicata. L'altro, Stoner, è appunto costretto al colpaccio, per una questione di numeri e di morale, di classifica e di psicologia.
Dalla sua, dell'australiano, c'è il risultato dell'anno scorso (Stoner, Vermeulen, Hopkins con Valentino fuori al quinto giro per guai al motore), dalla parte del 46 c'è che questo non è più il 2007, e siamo anzi lontani anni luce per mille motivi.
Arriviamo da Brno, dove ha vinto Rossi, così come l'anno scorso si arrivava da Brno dove aveva vinto Stoner, giusto per confermare che molto è cambiato. Bene, sta all'uomo Ducati dimostrare di avere testa e carisma per saper raddrizzare le cose quando sembrano piegate definitivamente.
Non riuscisse, attenzione all'effetto Spallata (vedi Gibernau): uno dei classici di Valentino, esperto come pochi nel mandare dritto sul lettino dell'analista i rivali diretti.

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